14/04/11

LEGGE AD FUREM

Forse non è così che si traduce in latino “legge a favore dei ladri” (fur, furis) commento che ho pensato ieri sera sentendo che era stata approvata la nuova legge “sul processo breve e prescrizione breve per gli incensurati”

Sono convinto che l’indignazione che debba coinvolgere OGNI cittadino dopo tale approvazione alla camera vada al di là della sua visione politica.

Il principio su cui si dovrebbero basare tutte le leggi è che la legge (appunto) sia UGUALE per TUTTI.

Incensurati e non incensurati.

Partendo da questo punto mi domando perché se IO commetto un crimine e sono incensurato, devo avere dei vantaggi di fronte alla legge rispetto a chi non è incensurato?

Ma ancora di più non riesco a capire neanche il concetto di “Prescrizione”. So cosa vuol dire, ma perché lo devo accettare?

Se una persona ha o non ha commesso un reato è c’è un processo per dimostrare la sua innocenza o colpevolezza, perché ci deve essere la prescrizione? IO da cittadino italiano onesto voglio sapere se è colpevole o meno.

E’ una vergogna che chi CI governa abbia in testa questo mezzo per risolvere i problemi cha ha la giustizia italiana: EVITARE DI DIMOSTRARE L'INNOCENZA O COLPEVOLEZZA DELLE PERSONE ACCORCIANDO I TEMPI PER CUI UN REATO E’ PERSEGUIBILE. Questo è la prescrizione.

Si dovrebbe cercare il mezzo per arrivare prima alla verità dei fatti (o alla verità davanti al tribunale). Si dovrebbe trovare il modo di far difendere meglio l’innocente o colpire più incisivamente il colpevole.

Pensando poi che tra avvocati, spese processuali, varie ed eventuali, poter “allungare” un processo portandolo alla prescrizione è costoso, si crea un altro step di distinzione oltre a quelli che già sono nella legge: chi ha la forza economica per allungare il processo e chi non ha questa capacità. Tra “ricchi” e “poveri”.

Quindi la frase “La Legge è uguale per Tutti” diventa “la legge è uguale per tutti ma: se uno è incensurato, se uno è ricco…”

Al di là della “fede” politica, al di là di quali processi vadano in prescrizione o meno, non credo che nessuno di NOI cittadini onesti e che rispettiamo le leggi dobbiamo, avere una tale visione delle Leggi che protegga i nostri diritti.

Poi, e peggio ancora, la totalità della NOSTRA classe politica, sta dimostrando che il principio su cui si basa la NOSTRA società, la società in cui viviamo è la “non responsabilità dei fatti che commettiamo”. Sta dicendo “tranquilli c’è sempre una via per evitare di assumersi le responsabilità”.

Io sono cresciuto pensando che la differenza tra uomo e bambino sia il fatto che l’uomo si assume le proprie responsabilità, il coraggio(?) delle proprie scelte e colpe. Ma oggi siamo sempre in prima fila a raccogliere gli elogi, e sempre pronti a trovare delle scuse per le nostre colpe. E credo in qualche maniera a non crescere mai.

Quando insegnavo, chiedevo ai miei allievi nel momento in cui assegnavo un’esercitazione, di pensare che stessero eseguendo un lavoro, e che loro erano nella catena del processo lavorativo. La consegna che veniva data per la presentazione del lavoro era tassativa, pensando poi che le loro immagini dovevano proseguire per la stampa, ecc..

Anche in quel caso, c’erano alcuni che, non rispettando la consegna, la prima cosa che erano soliti fare era trovare delle scuse, qualsiasi, fino a dire in chiusura “tanto siamo a scuola, per un lavoro vero non lo farei…”

Non è così: l’individuo assume nel crescere una forma mentis che lo segue nel suo Vivere, nel suo fare.

Ed è questo che la classe politica/dirigenziale del nostro paese Italia sta insegnando e dettando come strada da seguire.