26/04/11

Io, Clara e Cechov

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"Beh, non si preoccupi. Credo che quando facciamo qualcosa che sfugge completamente al nostro controllo, probabilmente sia un fatto positivo".
"Un fatto positivo?", sbottai.
"Si. Forse è un segnale che c'è qualcosa di interessante che vuole venire fuori, ma non sa come farlo. Non Crede?"
"E' una considerazione confortante", dissi.
Arrivò il cameriere con il vino. Cechov sollevò il bicchiere. "All'amore!", disse.
"come le è venuto in mente?", chiesi mentre brindavamo.
"E Perché no?", rispose con un leggero sorriso.
Mentre sorseggiavamo il vino, pensai. E' davvero un tipo strambo.

pag. 33
"Io, Clara e Cechov"
Gene Wilder
I Edizione
Editore Le Sagome

22/04/11

Il Cimitero di Praga

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Io non voglio distruggere gli Ebrei, Oserei dire che gli Ebrei sono i miei migliori alleati.. Io sono interessato alla tenuta morale del popolo russo e non desidero (o non desiderano le persone che intendo compiacere) che questo popolo diriga le sue insoddisfazioni verso lo Zar. Dunque gli occore un nemico. Inutile andare a cercare il nemico, che so, tra i mongoli o tra i tartari, come hanno fatto gli autocrati di un tempo. Il nemico per essere riconoscibile e temibile deve essere in casa, o alla soglia di casa. Ecco perchè gli Ebrei. La Divina Provvidenza ce li ha dati, usiamoli, perdio, e preghiamo perché ci sia sempre qualche ebreo da temere e da odiare.
Occorre un nemico per dare al popolo una speranza.
Qualcuno ha detto che il patriottismo è l'ultimo rifugio delle canaglie: chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera, e i bastardi si richiamano sempre alla purezza della loro razza. L'identita nazionale è l'ultima risposta dei diseredati. Ora il senso dell'identita si fonda sull'odio, sull'odio per chi non è identico. Bisogna coltivare l'odio come passione civile . Il nemico è l'amico dei popoli. Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria. L'odio è la vera passione primordiale. E' l'amore che è la situazione anomala. Per questo Cristo è stato ucciso: parlava contro natura. Non si ama qualcuno per tutta la vita, da questa speranza impossibile nascono adulterio, matricidio, tradimento dell'amico...
Invece si può odiare qualcuno per tutta la vita. Purché sia sempre là a rinfocolare il nostro odio.L'odio Riscalda il cuore.

pp. 399-400
"Il Cimitero di Praga"
Umberto Eco
IV Edizione
Editore Bombiani

20/04/11

...l'attesa delle parole giuste

L'altra sera guardando la televisione, ascoltavo il discorso di un politico, ed ho sentito come persone corrotte fossero definite persone coraggiose, e come pregiudicati fossero definiti perseguitati.
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14/04/11

"NOUVEAUX OBJETS" Pallucco


Art Direction XYZ
Design TANKBOYS
Photography MARCO VAGNETTI
Interviews RUJANA REBERNJAK
Printed by GRAFICHE LEONE
for
PALLUCCO

Finalmente sono riuscito ad avere in mano il minicatalogo fatto per Pallucco sui nuovi prodotti presentati al Salone del Mobile 2011.
Curato come il catalogo 2011 da Marco Campardo e Lorenzo Mason, con cui ho avuto il piacere di lavorare e confrontami. Confronto molto serrato anche con Erminio Bellato e Federica Bellato, titolare e figlia, che seguivano il mio lavoro fotografico nello showroom dell'azienda vicino a Treviso.
Prodotto semplice e curato che riesce a valorizzare le immagini create ad hoc per il concept, e quindi i prodotti rappresentati.

Nel Catalogo Oggetti disegnati da Jean Nouvel,  Denis Santachiara, Sergio Calatroni, Kazuhiro Yamanaka, Teruhiro Yanagihara.

LEGGE AD FUREM

Forse non è così che si traduce in latino “legge a favore dei ladri” (fur, furis) commento che ho pensato ieri sera sentendo che era stata approvata la nuova legge “sul processo breve e prescrizione breve per gli incensurati”

Sono convinto che l’indignazione che debba coinvolgere OGNI cittadino dopo tale approvazione alla camera vada al di là della sua visione politica.

Il principio su cui si dovrebbero basare tutte le leggi è che la legge (appunto) sia UGUALE per TUTTI.

Incensurati e non incensurati.

Partendo da questo punto mi domando perché se IO commetto un crimine e sono incensurato, devo avere dei vantaggi di fronte alla legge rispetto a chi non è incensurato?

Ma ancora di più non riesco a capire neanche il concetto di “Prescrizione”. So cosa vuol dire, ma perché lo devo accettare?

Se una persona ha o non ha commesso un reato è c’è un processo per dimostrare la sua innocenza o colpevolezza, perché ci deve essere la prescrizione? IO da cittadino italiano onesto voglio sapere se è colpevole o meno.

E’ una vergogna che chi CI governa abbia in testa questo mezzo per risolvere i problemi cha ha la giustizia italiana: EVITARE DI DIMOSTRARE L'INNOCENZA O COLPEVOLEZZA DELLE PERSONE ACCORCIANDO I TEMPI PER CUI UN REATO E’ PERSEGUIBILE. Questo è la prescrizione.

Si dovrebbe cercare il mezzo per arrivare prima alla verità dei fatti (o alla verità davanti al tribunale). Si dovrebbe trovare il modo di far difendere meglio l’innocente o colpire più incisivamente il colpevole.

Pensando poi che tra avvocati, spese processuali, varie ed eventuali, poter “allungare” un processo portandolo alla prescrizione è costoso, si crea un altro step di distinzione oltre a quelli che già sono nella legge: chi ha la forza economica per allungare il processo e chi non ha questa capacità. Tra “ricchi” e “poveri”.

Quindi la frase “La Legge è uguale per Tutti” diventa “la legge è uguale per tutti ma: se uno è incensurato, se uno è ricco…”

Al di là della “fede” politica, al di là di quali processi vadano in prescrizione o meno, non credo che nessuno di NOI cittadini onesti e che rispettiamo le leggi dobbiamo, avere una tale visione delle Leggi che protegga i nostri diritti.

Poi, e peggio ancora, la totalità della NOSTRA classe politica, sta dimostrando che il principio su cui si basa la NOSTRA società, la società in cui viviamo è la “non responsabilità dei fatti che commettiamo”. Sta dicendo “tranquilli c’è sempre una via per evitare di assumersi le responsabilità”.

Io sono cresciuto pensando che la differenza tra uomo e bambino sia il fatto che l’uomo si assume le proprie responsabilità, il coraggio(?) delle proprie scelte e colpe. Ma oggi siamo sempre in prima fila a raccogliere gli elogi, e sempre pronti a trovare delle scuse per le nostre colpe. E credo in qualche maniera a non crescere mai.

Quando insegnavo, chiedevo ai miei allievi nel momento in cui assegnavo un’esercitazione, di pensare che stessero eseguendo un lavoro, e che loro erano nella catena del processo lavorativo. La consegna che veniva data per la presentazione del lavoro era tassativa, pensando poi che le loro immagini dovevano proseguire per la stampa, ecc..

Anche in quel caso, c’erano alcuni che, non rispettando la consegna, la prima cosa che erano soliti fare era trovare delle scuse, qualsiasi, fino a dire in chiusura “tanto siamo a scuola, per un lavoro vero non lo farei…”

Non è così: l’individuo assume nel crescere una forma mentis che lo segue nel suo Vivere, nel suo fare.

Ed è questo che la classe politica/dirigenziale del nostro paese Italia sta insegnando e dettando come strada da seguire.